Museo Riva del Garda in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento – Soprintendenza per i beni archivistici, archeologici e librari
Il territorio di Riva del Garda, posto all’estremità settentrionale dell’omonimo lago, è – insieme a Tridentum, quello archeologicamente più ricco dell’intero Trentino. Il particolare le testimonianze più numerose sono quelle relative all’epoca romana che evidenziano una vivace realtà economica che, soprattutto per il I-II secolo, è stata sicuramente importante nell’ambito delle dinamiche locali.
Accanto a rinvenimenti pertinenti ad insediamenti ed aree produttive, uniformemente distribuiti sull’intero areale, sono numerosissime le scoperte di contesti cimiteriali. Questo soprattutto in relazione alla costante attività di controllo posta in essere negli ultimi anni dalla Soprintendenza per i Beni Librati, Archivistici e Archeologici di Trento che ha comportato l’individuazione di una serie di necropoli distribuite lungo l’antica viabilità. Tra queste quelle che si sviluppano lungo l’odierna via Marone, una strada con andamento nord-sud marcata alla sua estremità meridionale da un capitello suggestivamente denominato nella tradizione popolare “capitello delle Anime”, sono risultate essere di grande interesse sia in termini qualitativi sia quantitativi.
Per tale ragione, nell’ambito del rapporto di collaborazione tra la Soprintendenza ed il Museo Civico di Riva del Garda, si è ritenuto opportuno individuare quale momento di partecipazione collettiva alle scoperte che sempre più ripetutamente vengono effettuate, una mostra appositamente dedicata a queste necropoli, attraverso la quale proporre i risultati delle ricerche.
L’obiettivo della mostra, che si avvarrà nella sua parte introduttiva della esposizione di uno straordinario affresco proveniente dalla necropoli dell’Esquilino e raffigurante una scena dei Campi Elisi, prestato per l’occasione dal Museo Nazionale Romano, è quello di presentare, attraverso una ragionata selezione dei reperti, il tema della ritualità sepolcrale in epoca romana e le sue manifestazioni in ambito locale.
A tale scopo sono stati individuati due principali nuclei cimiteriali scoperti recentemente lungo via Marone. Il primo è un gruppo di sepolture, parte delle quali inserite entro un recinto tombale ascrivibile nell’ambito dell’ultimo quarto del I secolo d.C., e caratterizzato da tombe a cremazione che hanno restituito corredi particolarmente ricchi, tra cui si segnalano alcune pissidi in lamina d’argento, uno specchio e diversa suppellettile in vetro.
Il secondo è una selezione di sepolture, parte a cremazione e parte ad inumazione, provenienti al complesso cimiteriale di San Cassiano, molto più ampio del precedente e del quale, per l’occasione sono stati selezionati alcuni contesti, particolarmente significativi, che coprono l’orizzonte cronologico che va dagli ultimi decenni del I secolo d.C. al IV secolo d.C. Si tratta di un sito di particolare importanza in quanto ci ha restituito straordinarie testimonianze relative ai riti che si svolgevano in prossimità delle tombe.
Attraverso gli oggetti esposti si intende affrontare ed illustrare il tema della morte e il diverso atteggiamento dell’uomo antico, tra il I secolo d.C. ed il V secolo d.C.
no del tema proposto, in una dimensione quasi onirica. In questo senso si è pensato ad un manufatto di grande impatto emotivo che, proposto nella fase iniziale del percorso, dovrebbe portare ad un coinvolgimento immediato.
Inaugurazione mostra venerdì 9 luglio, ore 18.00
La mostra resterà aperta dal 9 luglio al 1 novembre 2010
Museo civico di Riva del Garda